E’ difficile definire quale sia il mio paese preferito in assoluto, ma posso dire a gran voce, che l’Oman è sicuramente tra questi.
Il Sultanato è un posto estremamente sicuro e accogliente che regala paesaggi meravigliosi.
Fa caldo tutto l’anno, la cucina è squisita, l’igiene è ottima, il mare è stupendo e nessun posto è mai troppo affollato.
In poche parole: il paradiso dei viaggiatori.
Il mio itinerario in Oman
Il mio itinerario tocca i punti principali, ed è stato fatto da me sulla base delle mie esigenze e dei miei interessi. Avevo voglia di esplorare il paese in tutte le sue sfumature, con un viaggio on the road che attraversasse città, deserto, montagna, wadi e mare.
Volevo stare a contatto con la popolazione locale, assaporarne il lato più autentico nei villaggi di fango tra le montagne e non perdermi niente di tutto quello che questo paese può offrire.
Troverai anche spunti, suggerimenti su dove mangiare e su dove dormire, sulla base della mia esperienza e dei posti che mi sento di consigliare.
Per chi disponesse di più giorni ci sono tante altre cose che si possono vedere. E per chi invece vuole concedersi una bella vacanza, può aumentare i giorni di relax in spiaggia, considerato che il mare qui è bellissimo.
Nel sud del paese a Salalah, ci sono delle spiagge paradisiache e caraibiche.
Le tappe principali del mio itinerario in Oman
Giorno 1: partenza da Milano Malpensa
La mia avventura inizia con un volo diretto e notturno per Muscat, di circa 8 ore, in partenza intorno alle nove di sera, con Oman Air.
Giorno 2: Muscat
Finalmente Oman e Finalmente Muscat!
Muscat è la città più autentica che io abbia mai visitato. Il clima di pace e di genuinità che si respira è la cosa che più mi ha colpito e che ricordo sempre con stupore.
Ho avuto mezza giornata a disposizione per l’esplorazione della capitale e ho iniziato con un delizioso pranzo in un posto stupendo, tradizionale e super instagrammabile che ti farà subito apprezzare il posto in cui sei arrivato : Kargeen Restaurant.
Si entra attraversando una gradevolissima nuvola di incenso e si arriva nel giardino esterno che è estremamente suggestivo, romantico, pieno di lanterne di ogni dimensione e tipologia.
Il cibo è ottimo, le porzioni sono abbondanti e inoltre è molto frequentato anche dalla gente del posto.
Cosa fare a Muscat
Da non perdere la visita del souq di Mutrah (la città vecchia), non è sicuramente uno dei più spettacolari che ci siano, ma è tranquillo e insolito, visto che rispetto agli altri souq che ho visitato, in particolare quelli marocchini, il giro tra le bancarelle è molto meno stressante.
Non troverai orde di commercianti insistenti e decisi a venderti qualsiasi cosa, ma anzi, i venditori sono molto gentili e disponibili. Perditi tra gli odori delle spezie, dei profumi locali, osserva le bancarelle di scarpette a punta, gioielli in argento, paschmine colorate e tanto altro.
Finita la visita del souq ti troverai a passeggiare lungo la Corniche: il lungomare di Muscat. L’ora ideale sarebbe al tramonto.
Giorno 3: Moschea del Sultano Qaboos (Muscat) e Misfat Al Abriyeen
Moschea del Sultano Qaboos
E’ indubbiamente la cosa più bella che c’è da vedere a Muscat. E’ aperta tutte le mattine dalle 8 alle 11 e ti consiglio di dedicare almeno un’ora a questo posto per goderti con calma lo spettacolo. Per entrare è necessario avere caviglie, capo e polsi coperti, quindi è opportuno indossare una maglietta a maniche lunghe.
E’ la moschea più bella che io abbia mai visitato e dopo quella di Abu Dhabi è anche la più grande al mondo.
Sono rimasta incantata dal bianco sfavillante degli edifici, dalle nicchie coloratissime, dalla maestosità e dal fascino orientale che si respira in ogni angolo.
E’ un capolavoro di architettura islamica moderna ed è sicuramente una delle attrattive più belle di tutto il viaggio.
Misfat Al Abriyeen
Dopo la visita della moschea inizia ufficialmente l’on the road che ha come prima tappa questo piccolo villaggio sperduto tra le montagne.
Qui l’uomo ha costruito una moltitudine di piccoli terrazzamenti e un canale d’irrigazione tutt’ora attivo e di importanza fondamentale, chiamato falaj.
E’ una vera e propria oasi di montagna, dove si potrà compiere un percorso a piedi intorno al villaggio, tra palme maestose, sentieri verdi brillanti, fattorie, piantagioni e pareti di roccia.
Esplorando i vicoli del villaggio camminerai tra le casette di fango, che sono praticamente costruite l’una sull’altra.
Ciò che stupisce è la serenità del posto, il tempo qui sembra essersi fermato.
Esperienza imperdibile è dormire nella Misfah Old House, una piccola guesthouse al centro del paese, in stile tipicamente locale, con arredi tradizionali e pochissime camere a disposizione.
Per una notte ti sembrerà di essere davvero uno degli abitanti di questo piccolo luogo.
Il silenzio, la pace e la peculiarità della serata passata qui sono incancellabili nei miei ricordi.
Giorno 4: Nizwa
E’ facilissima da visitare: è una piccola cittadina in cui i punti di interesse sono tutti molto vicini tra di loro.
Il Forte di Nizwa è molto bello, così come il piccolo souq, in cui si può trovare davvero qualsiasi cosa: argento, spezie, essenze, frutta secca, recipienti in terracotta. La peculiarità, è la visita al souq dei datteri, che sono tutti buonissimi e dolcissimi.
Ogni venerdì, su una piazza ombreggiata vicino alle mura cittadine, si tiene la folkloristica asta del bestiame.
Ho dormito al Nizwa Heritage Inn, una bellissima struttura tradizionale con arredi e camera in stile omanita, a pochi passi dal forte.
Giorno 5: Wahiba Sand
L’Oman consente di vivere una vera e propria esperienza nel deserto e di dormire in un campo tendato sotto le stelle.
E’ vero che il deserto c’è in tanti altri posti, ma non mi stanco mai di trascorrere una notte tra le dune, credo che sia sempre un’esperienza magica e particolare.
Credo che tutti dovrebbero emozionarsi davanti a un tramonto nel deserto almeno una volta nella vita.
La porta di accesso al Wahiba Sands è la città di Bidiya, dove ho parcheggiato la macchina in totale sicurezza. Qui avevo appuntamento con un gentilissimo beduino del campeggio che avevo prenotato e che mi ha accompagnato in jeep fino all’accampamento.
Giorno 6: Wadi Bani Khalid e la riserva delle tartarughe di Ras Al Jinz
Wadi Bani Khalid
Il bagno in uno wadi non si scorda mai.
Il mio primo bagno l’ho fatto a Wadi Bani Khalid, facilissimo da raggiungere, molto conosciuto, ma comunque imperdibile.
E’ bellissimo nuotare tra le acque fredde e turchesi e ammirare il paesaggio roccioso circostante di queste meravigliose oasi naturali.
Se il primo motivo per venire in Oman sono gli omaniti, il secondo sono sicuramente gli wadi.
Che cosa sono gli wadi? Ne parlo meglio qui.
Dopo pranzo, ho ripreso la macchina in direzione Ras Al Hadd, dove ho dormito in vista dell’escursione notturna nella vicina Ras Al Jinz.
L’hotel Ras Al Hadd Beach Holiday consente di risparmiare notevolmente non prenotando direttamente all’interno della riserva o nelle zone limitrofe, rimanendo comunque a mezz’ora di distanza da essa.
E’ pulito e le camere sono molto spaziose con vista sulla spiaggia sottostante.
La riserva di Ras AL Jinz
Ras Al Jinz è una riserva naturale per la protezione delle tartarughe marine e uno dei pochi posti in cui è possibile osservarle mentre depongono le uova.
L’escursione notturna nella riserva è appunto l’occasione nella quale è possibile avvistarle mentre nidificano in spiaggia.
Tutto avviene nel totale rispetto dell’animale e del delicato processo di nidificazione, per questo motivo non c’è la certezza di vederle, ma se così non fosse non pagherai neanche il prezzo del biglietto.
Io, nonostante il periodo non fosse dei migliori per l’avvistamento, ho avuto la fortuna di vederne una grande che deponeva tre cuccioli di tartarughina.
Il personale della riserva ti guiderà, alla luce di una torcia, sulla riva della spiaggia e ti spiegherà tutti i segreti e tutto quello che c’è da sapere su queste bellissime tartarughe verdi.
E’ stato sicuramente uno dei momenti più emozionanti del viaggio.
Mi sono sentita davvero fortunata nel guardare con stupore le baby tartarughe correre verso il mare e nel vedere mamma tartaruga che si occupava con tanta diligenza del suo uovo, sotto un cielo così fitto di stelle da sembrare disegnato.
Giorno 7: Spiaggia di Ras Al Hadd e Sur
Dopo una mattinata di relax nella tranquilla spiaggia di Ras Al Hadd, sono ripartita in direzione Sur.
Sur è una piccola cittadina portuale, famosa per i suoi cantieri navali, i cantieri Dhow. Sorge su un’ampia baia, dove giacciono vecchie navi di legno abbandonate lungo la riva.
Attraversando il ponte a piedi, visita i vicoli del quartiere di Al Ayjah e termina la giornata passeggiando lungo la corniche fino al forte Sinesilas, da qui si ha una bella vista della città.
Ho dormito all’Ayjah Plaza Hotel, che sorge all’ingresso di Sur, con romantica vista sulla baia. Da qui, con una breve camminata, si raggiunge un punto panoramico molto suggestivo da cui si può godere di una vista eccezionale e panoramica.
Spiaggia di Sur
Spiaggia di Sur
Corniche di Sur
Vista panoramica di Sur
Vista dalla mia camera dell’Al Ayjah Plaza Hotel
Giorno 8: Wadi Shab e Bimmah Sinkhole
Wadi Shab
Ho dedicato tutta la mattina alla visita di Wadi Shab, il secondo wadi di questo viaggio.
Rispetto a Bani Khalid, è necessaria una bella camminata per raggiungerlo, ma il paesaggio che si incontra durante il trekking è talmente incantevole che la fatica passerà in secondo piano.
Una volta lasciata la macchina nel parcheggio, troverai delle graziose barchette che al costo di 2 OMR ti porteranno in qualche minuto dall’altra parte della sponda, dove potrai iniziare la camminata. Si tratta di una escursione adatta a tutti e non eccessivamente impegnativa.
Una volta arrivata in questo wadi mi è sembrato di essere stata catapultata in una valle incantata. Fare il bagno tra le piscine naturali all’interno del canyon è stato qualcosa di veramente indimenticabile.
Il paesaggio intorno sembra quasi surreale. Onirico.
Bimmah Sinkhole
Una visita merita anche Bimmah Sinkhole, non troppo distante da Wadi Shab e sulla strada verso Muscat, anche se secondo me è una tappa un po’ sopravvalutata.
E’ una piscina naturale circolare dalle acque turchesi, custodita da alte formazioni rocciose, che formano una sorta di grotta. Mi ha ricordato tantissimo la Grotta della Poesia, in Puglia.
Giorno 9: mare e relax in un resort nei dintorni di Muscat
Come adoro fare in tutti i viaggi che lo consentono, ho dedicato il mio ultimo giorno in totale relax nella baia privata di Al Jissah, nei dintorni di Muscat, all’interno di un resort che è in assoluto il più bello in cui io abbia mai alloggiato: il Muscat Hills Resort.
Nel mio articolo dedicato trovi tutte le informazioni dettagliate e le foto di questo posto stupendo e indimenticabile:
Soggiornare al Muscat Hills Resort: mare, relax e bellezza nei dintorni di Muscat
Giorno 10: rientro in Italia
Il mio viaggio in Oman è terminato con una deliziosa colazione in riva al mare al Muscat Hills Resort, già nostalgica ancora prima di partire, consapevole di quanto mi sarebbe mancato tutto questo da li a poche ore.
Dopo essermi gustata fino all’ultimo il sapore di salsedine e la magia che si respira in questo posto, mi sono diretta all’aereoporto di Muscat che dista circa 45 km, dove ho preso a malincuore il mio volo di ritorno per Milano Malpensa.
Forte di Nizwa
Il Sultanato mi ha stregato, mi ha conquistato e mi ha stupita.
Se stai pensando di organizzare un viaggio in Oman potrebbe esserti utile anche questo articolo:
Il mio viaggio in Oman: lì dove ho lasciato il cuore
E se hai bisogno di qualche consiglio non esitare a contattarmi!
Sarò lieta di poterti dare dei suggerimenti su uno dei paesi che più di tutti in assoluto ho amato e in cui non vedo l’ora di tornare.
Indubbiamente l’Oman è una terra meravigliosa e fantastica che merita di essere vissuta, almeno una volta nella vita. Ma, è altrettanto fuori di dubbio che la rappresentazione fatta acuisce ancor più lee bellezze del posto. Grazie!
Grazie mille Cesare!
L’Oman è un paese che senza dubbio mi è rimasto nel cuore, uno dei viaggi che ricordo sempre con immenso piacere e in cui spero un giorno, non tanto lontano, di tornare.
Sapere di esserlo riuscita a trasmettere con questo articolo mi rende felice.
Ciao Sara, come ti sei spostata? Hai viaggiato in autonomia oppure ti sei spostata tramite guida turistica?
Ciao Linda, c’è l’articolo con tutte le informazioni generali e utili per la pianificazione del viaggio, inclusa la questione spostamenti, come muoversi, noleggio dell’auto, ecc. 🙂
Comunque mi sono spostata in autonomia, ho noleggiato un’auto.
Ciao Sara, che bello il tuo itinerario! Tra poco (a novembre) visiterò anche io l’Oman. Posso approfittare della tua esperienza? Vorrei un consiglio: non so se noleggiare l’auto a Muscat o direttamente in aeroporto. Tu come ti sei organizzata? Hai prenotato dall’Italia o direttamente lì? Serve la patente internazionale? È sufficiente noleggiare un’utilitaria per un tour come il tuo? Ti ringrazio tantissimo per i suggerimenti che potrai darmi. Grazie
Ciao Silvia, ho noleggiato l’auto direttamente in aereoporto e ti consiglierei questa opzione perchè così sei autonoma fin da subito e ti togli il pensiero del ritiro. Ho prenotato dall’Italia tramite Rental Cars e non serve la patente internazionale.
E’ consigliabile noleggiare un 4×4 solo se si ha intenzione di arrivare in autonomia nel deserto e se si ha intenzione di arrivare in cima a vette tipo il Jebel Akhdar, comunque in uno degli altri articoli sull’Oman ci sono informazioni generali e utili per la pianificazione del viaggio, compresa la questione auto e “come muoversi”.
L’Oman è un paese meraviglioso che mi è rimasto nel cuore. Buon viaggio!
Ciao Sara, il tuo articolo mi è stato molto di aiuto. Sto pianificando un viaggio di 10 giorni in Oman nel periodo di capodanno . Ho solo un dubbio: io sarò incinta di 6 mesi e anche se i medici mi hanno dato l’ok e sono totalmente libera di viaggiare, volevo chiederti com’erano le condizioni igieniche di ristoranti/hotel e se la tappa da fare in suv nel deserto per arrivare all’hotel è molto lunga? Se si tratta di pochi minuti posso farlo ma se devo stare in auto per parecchio ed essere sballottata su e giù è chiaramente troppo rischioso per me.
Grazie mille
Ciao Martina,
le condizioni igieniche dipendono dalla tipologia di alloggio che hai selezionato e anche dalla zona del paese che stai visitando, comunque, generalizzando, è un paese pulito.
Per quanto riguarda la tappa nel deserto posso dirti che la distanza dipende proprio dal tuo camping, non sono tutti nella stessa posizione, ma comunque non si tratta mai di pochi minuti, anzi!! Ma,a prescindere dalla distanza, forse eviterei questa esperienza nella tua condizione visto che si tratta di un up&down sulle dune….
Buon viaggio! 🙂
Ciao Sara ,complimenti per l’articolo,vado in Oman A muscat per il ponte di sant’Ambrogio,vorrei fare un tour giornaliero al mare ,veder delfini e snorkeling,cosa mi consigli.Non prenotero macchina
Grazie ed in bocca al lupo per i tuoi viaggi
Paolo
Ciao Paolo! Scusami, arrivo in ritardo con la risposta, visto che il ponte di Sant’Ambrogio è appena trascorso… Ti avrei consigliato di rivolgerti in loco o ai tour operator di Muscat che organizzano escursioni giornaliere o, ancora meglio, al tuo hotel.
Ti mando un caro saluto, con l’auguro che ti sia divertito e che abbia visto qualche delfino 🙂
Ciao! Leggerti mi ha aiutato molto nell’organizzazione del mio viaggio. Grazie! Ho una domanda: la strada per Misfah è oercorribile con auto non fuoristrada? Grazie!
Ciao, sono contenta di esserti stata d’aiuto.
Come ho scritto nei miei articoli sul viaggio in Oman io ho noleggiato un auto normale, non un fuoristrada, e sono stata a Misfah 🙂
Ciao Sara, prima di aver letto il tuo articolo avevo dei dubbi su una vacanza in Oman, tu me li hai fugati tutti. Andremo sicuramente a febbraio con mia moglie, 10 giorni, 7 di Tour e 3 di mare, cosa mi consigli? Grazie
Gianluca
Ciao Gianluca,
che bello! Sono contenta!:-)
Scusami, ti chiedo: consigli in che senso? Tutto quello che potevo consigliarti lo trovi negli articoli sul mio viaggio in Oman. Sono 3! Se hai voglia dai un’occhiata anche agli altri…
Buon viaggio!
ciao Sara, bellissimo viaggio. viene voglia di partire subito!
A tal proposito avrei alcune domande da farti.
Necessaria un auto 4×4 o basta tipo SUV? Che compagnia di noleggio hai utilizzato? con google maps è facile muoversi?
Ho letto che hai lasciato la macchina a Bidiya dove ti sono venuti a prendere quelli del campeggio. Volevo sapere se invece è possibile arrivare con la propria auto quindi se ci sono indicazioni per arrivare ai campeggi o se è meglio farsi venire a prendere come hai fatto tu. Inoltre se ritieni di consigliarlo, mi diresti in che campeggio hai dormito a Wahiba Sand? hai fatto solo una notte? grazie per le risposte che potrai darmi, un caro saluto.
Elisabetta
Ciao Elisabetta,
sono contenta di averti messo voglia di partire!!
Ti avviso, però, che gli articoli sull’Oman sono 3 e le informazioni che mi stai chiedendo sono già presenti nell’articolo sulle info generali del viaggio….
Ti aggiungo solo che non ho contattato un beduino, ho contattato la struttura che avevo prenotato per la notte nel deserto (tramite Booking) che mi ha messo a disposizione questo genere di servizio, diciamo che quasi tutte le strutture nel deserto offrono il servizio transfer da Bidiya, il punto in cui si parcheggia la macchina, al campo tendato, ovviamente a pagamento.
Buon viaggio!
Sara
ciao Sara bellissimo viaggio!!!!! e dal 2019 che rimando il viaggio in oman ora sto cercando di organizzare, volevo chiederti visto che a noi piace cercare posti e villaggi non proprio sulle rotte dei soliti tour potrei raggiungerli senza problemi in autonomia con un navigatore e quelli sulle montagne mi serve un 4x 4, o mi serve una guida locale .poi volevo chiederti ho letto di un deserto di sabbia bianca nei pressi di Sur mi sai dire qualche cosa .come fare x contattare una guida x visitarlo GRAZIE!!!!!!!!!!!!
Ciao Guido,
l’Oman è stato un viaggio meraviglioso che ti auguro di poter recuperare al più presto.
Come ho scritto nell’articolo con le informazioni generali riguardanti il viaggio, io ho noleggiato un’automobile normale, non 4×4 e ho viaggiato in autonomia con una mia amica, la guida, a mio parere, non è assolutamente necessaria: le strade sono ben percorribili, asfaltate e, con una sim locale, il navigatore funziona benissimo.
Per quanto riguarda il deserto di sabbia bianca purtroppo non lo conosco, mi dispiace!
Buon viaggio!!!
che piacere leggerti!
Ma grazie!! 🙂