C’era una volta, tra i monti del Rif in Marocco, una città blu, chiamata Chefchaouen.
Non trovo modo migliore di iniziare a parlare di questa remota cittadina che si trova nel Nord del Marocco, ad altezze elevate. Deve il suo colore alle famiglie ebree che ne dipinsero i muri, aggiungendo il color indaco alla calce, per far risaltare il mellah rispetto al verde tradizionale islamico.
E così, ci si ritrova a camminare tra i dedali di una medina tinta di blu e di tutte le tonalità del celeste e dell’azzurro. Tutto è di questi colori intensi, accesi allegri e sfavillanti.
Ti sembrerà di essere finito dentro un dipinto o, ancora meglio, dentro una favola.
Mi sono innamorata di Chefchaouen.
Un posto magico che rientra sempre tra le città che sono più contenta di aver visitato e di cui ho stampato miliardi di fotografie, che sono le migliori “cartoline” di sempre.
Credo che questa tappa sia davvero imperdibile per tutti i viaggiatori diretti in Marocco.
Cosa fare a Chefchaouen
Una sola cosa: perdersi. Girovagare senza meta per la medina, cercando di non farti sfuggire nessun vicolo e fotografando ogni angolo.
Si entra nella medina attraverso la porta d’ingresso principale: Bab el Ain. Da questo momento in poi spalanca gli occhi e meravigliati.
Assapora la magia e la tranquillità di questo posto.
Ogni muro è un quadro, ogni scorcio è uno spettacolo da immortalare e e il blu è quasi accecante.
Quando dico che è blu intendo che è davvero tutto blu. I muri, le insegne dei locali, le scalinate e i riad.
Non è necessario un itinerario per visitarla e non ci sono monumenti importanti o musei degni di nota.
La bellezza di questo posto sta nel perdersi e riperdersi nella medina e nei suoi colori.
Rimarrai sicuramente a bocca aperta.
Dove mangiare a Chefchaouen
La piazza principale della Medina è Uta al-Hamman, dove si trovano i bar più turistici e dal quale si diramano tutti i vicoletti blu.
Il posto che consiglio non si trova in questa piazza ma all’interno della medina, ed era stato consigliato a me da un conoscente che ha vissuto in Marocco per diversi anni.
Si tratta di Restaurant Beldi Bab Ssour: un ristorantino molto semplice e molto economico, frequentato dalla gente del posto ma anche dai turisti, infatti ho aspettato un po’ per sedermi ma ne è valsa la pena.
Il cibo è ottimo, le porzioni sono abbondanti e il personale è gentilissimo e sorridente.
Gustati il tuo pasto in questo contesto conviviale e rilassante circondato dai muri pitturati di blu.
Dove dormire a Chefchaouen
Consiglio vivamente di trascorrere una notte qui, in modo da vivere la magia di Chefchaouen fino alla sera e risvegliarsi la mattina con ancora intorno tutto questo bellissimo blu.
Ho dormito in un posto davvero incantevole, che consiglio sia per qualità prezzo che per estetica, posizione, pulizia e comfort: Residence Hotelier Chez Aziz.
Lo noterai sicuramente per il punteggio molto alto che ha in qualsiasi motore di ricerca per quanto riguarda le recensioni degli ospiti e posso dire che si merita tutta questa fama.
Le stanze sono in realtà dei piccoli appartamenti in stile marocchino con richiami ai colori locali e con tanto di vista panoramica di Chefchaouen.
La struttura è tutta blu (ovviamente), ha il parcheggio e si trova poco distante dall’ingresso della Medina (circa 3 minuti a piedi), scelta necessaria se come me avete la macchina.
Ultima chicca è che la colazione ti verrà portata e servita direttamente in camera, basta chiamare la reception al risveglio.
Tutto questo a circa 25 euro a notte!
Come arrivare a Chefchaouen
Questo è secondo me l’unico “tasto dolente”.
Chefchaouen si trova tra i monti del Rif, nel Nord marocchino, sede di alcune della piantagioni di cannabis più produttive del mondo, e la strada per arrivare è, seppur sicura, tortuosa e montana.
L’ho raggiunta da Fez in circa tre ore e mezza di macchina.
Non è di certo la tappa più comoda e vicina alle mete più turistiche del Marocco, ma ne vale assolutamente la pena. E gli scenari di montagna che regala il tragitto per raggiungerla sono indubbiamente stupendi.
Ho poi proseguito il mio viaggio raggiungendo Rabat in altrettante ore di macchina.