Ecco un itinerario di cinque tappe nella meravigliosa Valle d’Itria, in Puglia. Insieme ai posti suggeriti per dormire, il periodo migliore in cui andare e alcune tappe aggiuntive per itinerari alternativi.
La Puglia è la regione italiana che preferisco dopo la mia Liguria.
La sensazione di benessere e di serenità che ho provato durante i miei viaggi in Puglia è qualcosa che ricordo sempre in maniera molto nitida.
In particolare, quando ho scoperto la Valle d’Itria ho pensato a quanto fossi fortunata a vivere in un paese così bello come l’Italia e quanti posti incredibili ci sono così vicini a casa, in cui posso arrivare senza dover trascorrere tantissime ore su un aereo.
Un’area senza tempo, circondata da paesaggio rurale, trulli, campagne immense, paesini bianchi e distese di olivi secolari.
Itinerario nella Valle d’Itria
Questo itinerario è consigliato a chi ha qualche giorno a disposizione da trascorrere in Puglia e a chi atterra all’aeroporto di Bari.
Le distanze tra un paesino e l’altro sono minime e, dopo aver noleggiato una macchina, sarò molto semplice muoversi e toccare tutte le tappe.
L’ordine con cui le presenterò è anche l’ordine con cui ti suggerisco di visitarle. Si tratta di un simpatico giro in senso orario che inizia e finisce al’aereoporto di Bari.
Prima tappa: Polignano a Mare
A soli 50 chilometri dall’aeroporto di Bari c’è questo gioiellino made in Italy conosciuto in tutto il mondo. Uno di quei posti che non può deludere, ma solo stupire.
Ho già dedicato a Polignano un articolo dettagliato, in cui puoi trovare consigli su cosa vedere, dove mangiare e dove dormire:
Seconda tappa: Ostuni
La città bianca della Puglia. Il suo candore e il lindore dei suoi vicoli ti lasceranno senza parole.
Ostuni è uno di quei posti da non perdere, uno dei must-see della Puglia. Anche in questo caso ho scritto un articolo dedicato:
Terza tappa: Locorotondo
Meno famosa delle altre due tappe, ma altrettanto imperdibile. Di tutti i borghi visitati questo è quello che mi ha stupito di più. Forse perchè gli altri sono vere e proprie “istituzioni” per i turisti e ce lo aspettiamo che siano belli, ma Locorotondo no. Nessuno mi aveva preparato.
Piccino, caratteristico, molto semplice ma bellissimo. Non a caso ho scoperto che rientra tra i borghi più belli d’Italia.
In un certo senso potrebbe ricordare Ostuni, visto che anche a Locorotondo i vicoletti e le case del centro storico sono per lo più bianchi e immacolati. Il tempo qui sembra essere sospeso.
La particolarità di Locorotondo sono le cummerse, ossia i tetti spioventi tipici delle case del posto e i coloratissimi balconi in fiore. Ogni anno si tiene la gara per eleggere il balcone fiorito più bello di tutti.
Quarta tappa: Cisternino
Il fratellino di Locorotondo. Altrettanto piccino e meno turistico.
Si dice che sia un borgo carico di proprietà mistiche. Pensa che è qui che è nato il primo Asharam in Occidente ed è proprio Cisternino uno dei posti che, sarebbe dovuto sopravvivere alla fine del mondo.
Perditi tra i suoi vicoli e trova gli archi che danno accesso ai rioni del borgo e mangia le famose “bombette” pugliese: succulenti involtini di carne di maiale alla griglia.
Quinta tappa: Alberobello
Il paese dei trulli. Considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Ci sono trulli ovunque. Oltre che le abitazioni vere e proprie parlo delle calamite, dei souvenir, sui gioielli, sulle magliette. Tutto a forma di trullo.
Pullula sempre di turisti ma è inevitabile perché con le sue costruzioni così particolari e tipiche è un posto unico al mondo e molto conosciuto a livello internazionale.
Il centro di Alberobello è il punto più affollato, in cui troverai un susseguirsi di queste antiche costruzioni coniche.
Trova il famoso “Trullo Sovrano” e poi spostati nella zona dell’Aia Piccola, la zona meno conosciuta, meno frequentata e più autentica di Alberobello.
Ci tengo a precisare una cosa. I trulli non si trovano solo ad Alberobello: sono sparsi un po’ per tutta la Valle d’Itria. Certo, Alberobello è il punto in cui c’è la massima concentrazione e in cui ne puoi trovare tanti tutti insieme. Ma sono costruzioni tipiche della Puglia centro-meridionale e non sarà difficile vederne qualcuno tra le campagne di queste zone.
Inoltre, se deciderai di dormire in un trullo, ti consiglio di non prenotarlo ad Alberobello, quanto piuttosto nei paesini vicini o poco distanti. Ancora meglio se immerso nella campagna pugliese. Oltre che essere molto meno costoso, sarà anche un’esperienza decisamente più autentica.
Dove dormire
Polignano: Dimora Anderì
Ostuni: White Dream
Cisternino: B&b Pietraviva (trullo)
Quando andare
E’ molto importante scegliere il periodo giusto. Anzi, è fondamentale per vivere questi posti nel migliore dei modi.
Essendo zone molto turistiche è meglio evitare il periodo estivo, eccessivamente affollato e afoso. Visitare una città con il caldo africano che potresti trovare in Puglia durante l’estate può non essere così piacevole.
Il periodo che più ti consiglio è quello in cui sono stata io: la primavera. Forse è anche per questo che mi sono così tanto innamorata di questi posticini: li ho visti al massimo delle loro potenzialità nel momento migliore dell’anno. A fine aprile ho trovato la temperatura perfetta, pochi turisti, prezzi degli hotel ragionevoli e giornate lunghe e soleggiate.
Potrebbe valere la stessa regola per il periodo autunnale, dove però le giornate sono più corte.
Tappe alternative o aggiuntive
Se hai più tempo a disposizione e vuoi aggiungere qualche tappa all’itinerario o se semplicemente vuoi valutare delle alternative, nella mia lista dei desideri c’erano anche Monopoli, Martina Franca e Bari. Dicono che siano tutte città bellissime e che meritano una visita. Eventualmente anche Fasano e Ceglie Messapica.
Spero di andarci presto e recuperarle tutte.
Se tu ci andrai prima di me o se ci sei già stato e hai dei consigli da darmi sono ben accetti. Se invece seguirai il mio itinerario se ti va lasciami un commento e fammi sapere qual’è la tappa che hai preferito!