Ponte Morandi Genova Liguria nuovo ponte Passione Passaporto

La posa dell’ultima campata del Ponte per Genova ha riunito le due valli e, simbolicamente, una città intera.

Un momento fondamentale ed estremamente significativo in questo periodo delicato, non solo per la città di Genova, ma per tutta l’Italia.

E’ stato fatto in meno di un anno ed è bellissimo, con la bandiera di Genova che addobba l’ultima campata e illuminato nella notte dai colori del tricolore: colpisce il cuore e la mente.

Al momento non c’è ancora una data definitiva per l’inaugurazione del viadotto. Il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci spera che potrà avvenire entro fine luglio.

Il nuovo ponte ha il delicato compito di ricucire una ferita che si è aperta il giorno del crollo, il 14 agosto 2018, una tragedia senza tempo, in cui morirono 43 persone.

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L’immagine dell’ultimo impalcato del viadotto Polcevera che sale in quota e completa la nuova struttura del ponte è un’immagine che ha fatto il giro del mondo.

E’ la rappresentazione di una città che non si è arresa, che non si è piegata alle avversità ma che anzi, le ha vinte.

Ma, andando oltre le mura di Genova, è un evento rappresentativo, simbolo di un’Italia che non si mai fermata, nonostante tutto.

La stessa Italia che ora non demorde, non si ferma e combatte da più di due mesi contro un nemico invisibile.

Quello dell’ex Ponte Morandi è un messaggio bellissimo e molto emblematico in questo periodo. Un messaggio di speranza e di rinascita.

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Un ponte, per definizione, è una struttura che viene utilizzata per superare un ostacolo, per unire due punti distanti tra di loro.

In un momento storico in cui la distanza interpersonale è la regola, in cui per coesistere bisogna stare lontani e in cui un abbraccio è un gesto anticonformista, questo nuovo ponte è capace di regalarci un’immagine di unione, di speranza di.. Vicinanza.

Pazzesco, vero?

Quando crollò il Ponte Morandi nel 2018, la sensazione che accumunava molti genovesi era quella di sentirsi isolati. Lontano da tutto.

Un po’ come possiamo sentirci adesso, anche se per diversi motivi.

Ora, a distanza di tempo, è stato ricostruito e il nuovo Ponte ha riunito una città divisa, spezzata a metà da un tragico crollo.

Questo evento mi ha ricordato che c’è sempre una ricompensa quando non si smette di lottare, quando non si molla, si stringono i denti e si va avanti.

Mi ha ricordato che anche i periodi più difficili sono destinati a passare e che ogni evento inaspettato e brutale diventerà l’ennesima occasione per risorgere dalle ceneri più brillante che mai.

La mia città non finisce mai di commuovermi. Mi commuove perchè è capace di rialzarsi sempre e, quando si tratta di rimboccarsi le maniche, non ce n’è per nessuno.

Più in generale, l’Italia non finisce mai di rendermi orgogliosa.

Una nazione bella e dannata, madre dell’arte, della poesia, della letteratura e della buona cucina, purtroppo non sempre in grado di fungere da esempio per le altre nazioni, ma con un popolo grandioso capace di una solidarietà da magone in gola nei momenti difficili.

Mi sento fortunata a essere nata in Italia e mi sono promessa di non dimenticarmelo quando tutto questo sarà finito.

Nel frattempo, il nuovo Ponte di Genova è quasi pronto e guarda al futuro.

Un futuro che è sempre possibile quando lo sai immaginare.

 

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